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Storia di Pompei

La città d'arte dissepolta

Pompei nacque in un vasto altopiano di origine vulcanica nei pressi della moderna città di Napoli, sul versante meridionale del Vesuvio, nei pressi della foce del fiume Sarno. La gens Pompeia, che ha dato il nome alla città antica, era di origine osca. Un insediamento probabilmente apparve per la prima volta in questa zona intorno al 7° secolo aC, su quello che fu un importante crocevia tra Cuma, Nola e Stabia. Secondo Strabone, Pompei fu conquistata anche dagli Etruschi. Recenti scavi hanno dimostrato la presenza di iscrizioni etrusche e di una Necropoli del 6° secolo. Pompei fu conquistata dalla colonia greca di Cuma, alleata con Siracusa, tra il 525 e il 474 aC. Risale a questo periodo il Tempio di Apollo. Nel II secolo a.C. col dominio di Roma sul Mediterraneo la città conobbe un periodo di grande crescita a livello economico, soprattutto attraverso la produzione e l'esportazione di vino e olio. Risalgono a questo periodo il Tempio di Giove, la Basilica nell'area del Foro e la Casa del Fauno. La situazione economica fu florida per molto tempo, tanto che furono costruiti l'Anfiteatro e l'Odeon e in tempi successivi l'Edificio di Eumachia e il Tempio della Fortuna Augusta. Nel 62 d.C. un disastroso terremoto provocò gravissimi danni agli edifici della città. Ancora in fase di restauro, nel 79 dC Pompei fu completamente distrutta dalla eruzione del Vesuvio. Il famoso naturalista romano Plinio il Vecchio morì durante il tentativo di salvare quelli intrappolati nella città. Oggi Pompei è una famosa meta di turismo archeologico e i suoi scavi offrono una fotografia praticamente completa delle città dell’antica Roma.

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